domenica 30 agosto 2009

Sposarsi a Shanghai



Occuparsi del catering, lettere d'invito e per chi, abiti, locazione, cerimonia...insomma, la gestione di un matrimonio richiede certe incombenze ed abilità, ovunque.
Ma qui a Shanghai c'è uno step in più da passare prima di poter affrontare abito, trucchi e servizio fotografico.

Trovare il futuro consorte.

Nei giardini di piazza del popolo ci sono annunci aggiornati giornalmente su uomini o donne che cercano qualcuno. Su questi fogli di carta appesi a stendere c'è riassunta l'intera vita di una persona. Interessi, gusti, lavoro e salario. Ma non la foto.
Ad occuparsi di spulciare il caleidoscopio di informazioni sono i genitori, all'affannosa ricerca di qualcuno per i loro figli scapoli/zitelle.
L'essere single, anche in una città evoluta come Shanghai, non è considerato cool.
Passato il primo step, tuttavia, il compito diventa facilissimo.

Basta andare nella mall di 5piani vicino alla stazione centrale. Lì si trovano abiti, accessori, servizio make up e fotografico. Insomma: tutto il necessario per rendere memorabile il matrimonio tra due sconosciuti.

Chissà se quando tocco la soglia dei 30 papàSilva non farà un salto in Piazza del Popolo, tra il museo di arte moderna e quello d'arte cinese.

domenica 23 agosto 2009

Vuoi degli occhiali?




E magari sei anche di gusti difficili e pensi che provarne un centinaio non sia sufficiente. Oppure hai i gusti un particolari e vuoi qualcosa di innovativo, spiritoso.

Vicino alla stazione centrale, in Shanghai, ovviamente, c'è una mall con un intero piano dedicato agli occhiali da vista e da sole. E se nemmeno lì trovi il paio che fa per la tua faccia vuol dire che sei proprio complicato.

martedì 18 agosto 2009

Il bell'addormentato

Premetto che le mie lezioni di computer sono decisamente soporifere. Aule buie, davanti ad uno schermo con photoshop aperto (se non è internet), relativo silenzio. Manca solo l'incenso.
Al mattino presto, quando il letto è ancora caldo l'unico potso dove vorresti stare.
Visto le premesse, cerco di essere indulgente. Ma ci sono limiti che non possono essere superati.

Settimana scorsa, lezione di computer, un allievo si addormenta sulla tastiera. Il sonno del giusto, come quello di un bambino di pochi mesi che ha appena poppato la sua razione di latte e si crogiola tra le morbide lenzuola nella brezza primaverile.
Lo sveglio una prima volta. Occhi iniettati di sangue e ancora in fase REM si posano sulla mia persona. Si riaddormenta quasi subito.
La secondo volta che lo sveglio è a lezione terminata, dopo pausa pranzo.
Il suo sonno era così profondo ed il luogo così confortevole, i suoi compagni così magnanimi nei suoi confronti, che è restato in aula, la stessa aula nella quale avevo lezione al pomeriggio con un'altra classe.
A questo punto ero abbastanza scocciata. Un conto è dormire durante la mia lezione, un'altro è invadere l'aula col suo russare. Lo sveglio e senza troppi complimenti lo sbatto fuori.

Ma durante il fine settimana mi sono attrezzata. Ho comprato due cuscini al calleful.
Appena il bell'addormentato ha chiuso occhi, gli ho consegnato un morbido cuscino rosso dicendogli che era molto più confortevole della tastiera.
La classe rideva mentre lui arrossiva, ma ha smesso abbastanza presto, rendendosi conto che avevo un'altro cuscino.

Studentacci: fate attenzione. Ho in mano un cuscino e non ho paura di usarlo.

martedì 11 agosto 2009

Racconto romantico con fine tragica

Protagonista: Jeremy, fanciulla sedotta ed abbandonata.
Co-protagonista: Lucas, affascinante ruba cuori.
Luogo: lo scintillante mondo gay di Sahnghai.

Nel freddo gennaio Shanghainese, Jeremy e Lucas iniziano a parlare ad un bancone del bar; non si scambiano i numeri di telefono, ma una settimana dopo si scontrano in un altro locale. E' un segno del destino.

La fanciulla, dopo il primo bacio del principe, si ritrova in un letto di rose rosse. Un costante idillio fatto di chiamate su skype, messaggi sul telefonino, baci fugaci e carezze bollenti.
Ma ogni cosa, come inizia, è destinato a finire.

In una torrida serata, nella quale vari amici cercano refrigerio bevendo birra ghiacciata e si collocano sotto l'aria condizionata, il dramma.
Il principe, con un affascinate sguardo di ghiaccio ed i boccoli d'oro, scocca uno sguardo al primo ragazzo cinese nelle vicinanze che, docilmente, si lascia coccolare dalle lunghe braccia bianche.
La fanciulla, vedendo il suo adorato occuparsi di un cinesino, ha un leggero malore. Ma si riprende inveendo contro il traditore ed il gracile ragazzino. Per poi versare calde lacrime per una settimana sui cuscini che hanno perso il profumo di rosa ed ora odorano di vuoto.

Osservazione: Lucas intendeva essere solo e semplicemente amico di Jeremy, senza altri vincoli sentimentali.

domenica 9 agosto 2009

Bianca: evoluzione



Quando è arrivato a casa mia era un batuffolo bianco ghiotto di prezzemolo; poi, crescendo, ha messo i calzini ed il nasino è diventato grigio; ora è una cosa enorme che sparge pelo per la casa, si è tolto i calzini (in effetti è estate) ed esige carote in abbondanza.

Ho allevato un mostro. Huge.

martedì 4 agosto 2009

Harry Potter - half blood prince

Ebbene si.
Non potevo perdermi la visione cinematografica solo perché vivo a Shanghai.

La critica non è stata gentile nei confronti di questo film, ma da fan incallita non potevo mancare.
Però il livello non è stato all'altezza degli altri; sarà stato per l'inglese stretto dei protagonisti (maledetti inglesi: non si capisce nulla!) con sottotitoli in cinese che non mi sono stati particolarmente d'aiuto; sarà stato per le aspettative che mi ero creata (qualcuno mi aveva detto che era praticamene un film a luci rosse...forse l'hanno censurato in Cina? maledetto governo centrale!); forse per la compagnia al cinema (cinesi che si tolgono scarpe e mettono piedi odorosi sulle sedie); sarà per tutto questo, ma quelli visti in Italia mi sono sembrati meglio.

domenica 2 agosto 2009

Rapporti di coppia.

L'argomento è scottante, ma qualcuno deve pur immolarsi ed affrontarlo.

Con delle ristrettezze: solo rapporti di coppia etero; coppie con partner che vengono da differenti nazioni (non hanno in comune né la lingua, né il background culturale); coppie vicine ai 30 anni, con l'ansia di rimanere soli a vita, perché i 40 sono dietro l'angolo ed i festini dei 20 sono un ricordo sfuocato dal troppo alcol; donne con voglia di maternità, ma che si ritrovano con un partner da accudire.

Ora, perché -viste le premesse- si deve ostentatamente e cocciutamente portare avanti un rapporto di coppia che non ha le premesse per essere tale? Non ha senso. Ma si sa, l'essere umano non è logico quando si ritrova ad affrontare un letto a due piazze da solo. E, sotto-sotto, è masochista.
E allora il rapporto di coppia avanza zoppicante, tra incomprensioni, incazzature e frustrazioni.

Ha senso? No. Ma è più facile dimenticare i problemi piuttosto che affrontare la solitudine.

Però ci sono dei limiti che non possono essere superati, e che nemmeno la paura di rimanere soli a vita ti posso far accettare. Si deve alzare la testa ed andare avanti, anche in solitario. Ma avanzare, sempre.