lunedì 29 dicembre 2008

Natale in Italia



Dopo essere partita da Pudong Airport, sono rimasta sconcertata nel constatare che a casa mia era presente in futuristico albero di natale decorato a palline rosse ed oro di bambù.

Fortuna che, girando per la città, mi sono rassicurata (soliti problemi coi servizi pubblici, prezzi esorbitanti, un sacco di persone che parlavano una lingua a me nota, ecc.) che ero veramente atterrata a Milano, e non mi trovavo più a Shanghai.

giovedì 18 dicembre 2008

Natale in Cina




Fortunatamente non mi tocca, perchè atterrerò (neve permettendo) a Malpensa prima di Natale. Però è interessante notare come Shanghai si prepara ad una festa che non appartiene per nulla alla Cina.

Anzitutto non vedi in vendita, se non i pochi centri commerciali, panettoni e pandori. E questo è veramente triste. Per non parlare di altre leccornie tipiche del natale/capodanno italiano che qui sono assolutamente introvabili. Come fanno senza lenticchie e zampone? Mistero. Poi, eccenzion fatta per tutti i centri commerciali assolutamente enormi e nei quali ci si perde, ma che sono eccezionali per mantenere la forma fisica (si fanno i km ad attraversare solo un piano), non si vedono addobbi ed alberelli. E nemmeno i babbi natale "impiccati" fuori dalle finestre/balconi.
E' un natale relegato ai centri commerciali.


Però l'incubo di fare i regali rimane.
Avventurarsi nel week-end a cercare qualcosa costa fatica e richiede constanza nel girare fino a quando non si trova quella giusta. E non si deve partire con la convinzione di trovare qualche regalino che in italia non si può trovare, se si vogliono evitare delusioni. Tutto viene prodotto qui (made in china): maledetto mercato globale.


Conclusione: non aspettatevi niente di particolare.

domenica 14 dicembre 2008

Preparazione al Capodanno




A Milano, circa un mese prima, si inizia a pianificare quello che si farà per la notte dell'ultimo, tirando fuori dal cilindro magico un sacco di colombe e fuochi d'artificio (andiamo in montagna a sciare; ma perchè non ci facciamo il capodanno ad Amsterdam?; meglio: andiamo in Tailandia), per poi ridursi al solito coniglio e polenta a casa di un amico.

A Shanghai i preparativi, qui iniziano due mesi prima, consistono nel cordinarsi nei movimenti del drago; niente cilindri magici e conigli: pura pratica. E, per quel che ho visto, ne serve parecchia a questo gruppo.

giovedì 11 dicembre 2008

Fashion show: buona la prima





Ci sono i professionisti, e chi si atteggia a tale: a voi l'ardua sentenza.

Si è subito iniziato con l'ironia di Jeremy che mi ha chiesto se il suo trucco era così evidente, quando io ho sentenziato che era pesante...per poi finire con i vari atteggaimenti da stella (o meglio, presunta tale) di hollywood dei lecturer reinventati come modelli: il decadentismo delle sfilate.
Meglio non commentare oltre questo evento e cercare di dimenticare al più presto.

domenica 7 dicembre 2008

S.Ambrogio





Sarò in Cina, ma sono pur sempre meneghina...ed ora individuate il tiramisù.

venerdì 28 novembre 2008

Casting


Essendo una scuola di moda, quella dove tento di insegnare, ogni trimestre ci sono le sfilate delle collezioni prodotte dagli studenti.
Questa volta la collezione sviluppata è maschile, e trovare i modelli non è così semplice come usare le studentesse di altre classi: che fare? La scelta non poteva che ricadere sui tanti insegnati (gay) presenti nel dipartimento.

Oggi ci sono state le ultime selezioni, alle quali ho partecipato. Come giurata, ovviamente. Dovendo vagliare la proposta di Earl, è cinese, ma come dice Josephina "so hot", la sentenza è stata univoca: sei troppo basso per essere un modello. La stessa cosa che lui aveva detto a Julia.
Poccola vendetta femminile? chissà...

E mentre i tempi stringono per organizzare la sfilata, alcuni modelli dovrebbero pensare di più alla linea invece di continuare a chiedermi porzioni di prezziosissimo tiramisù fatto in casa. Immortalerò un sacco di "pancette".

Inciso: anche secondo mamma Fausa Earl "is so hot", anche se lei ha usato parole più fini, in italiano e non ha fatto nessun ammiccamento con mano o sguardo, al contrario di Josephina.

mercoledì 26 novembre 2008

Layout: non sono riuscita ad inculcarlo...

Oggi ho spiegato il progetto finale ai miei studentacci di CAD2.
E, visto che parte del compito è lavorare su una buona impaginazione, il sondaggio mi serviva a scegliere in che direzione muovermi.


Dai primi risultati era ottimale l’operazione chirurgica (senza anestesia), invece ho optato per una via più soft quale l’imposizione di un format; non ho ancora capito come hanno fatto, ma alcuni sono riusciti a stravolgerlo. Aspetto i prossimi sviluppi.


Per ora posso affermare che un sondaggio democratico non serve a molto, se si finisce in pareggio: meglio una dittatura comunista.

domenica 23 novembre 2008

Skyline di Shanghai


Visto i riconoscimenti ottenuti, posso solo rendervi noto che quando sono arrivata quella cosa non era presente; ma al suo arrivo a Shanghai, Ignazio l'ha immortalato.

Per favore notate quanto sono abili i grafici che lavorano a Shanghai, almeno nel foto-ritocco.

www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/shanghai-grattacielo/1.html
Se volete capire questo post, mi sa che dovrete "impegnarvi" ad aprire il link; il soggetto è il "grattacielo cavatappi".

venerdì 21 novembre 2008

Sono proprio una pecora

Josè, oltre a rovinare le cene tra colleghi, si diverte a fare giochetti da teenagers per capire chi è il tuo vero amore o le tue abitudini/attitudini, insomma: la tua personalità. E questo è quello che emerge dal mio profilo.

Dovendo porre in ordine di preferenza cinque animali, la disposizione che ho dato è la seguente:
1. pecora (amore; proprio una pecora dolce con occhietti luccicosi);
2. tigre (orgoglio; è proprio vero che sono "decisamente orgogliosa");
3. maiale (denaro; ma io l'avevo scelto perchè papà mi dice sempre che adora i maialini);
4. cavallo (famiglia);
5. mucca (lavoro).
Francamente ero molto indecisa, perchè il cavallo è bello, ma la mucca fa muuu...insomma: scelta difficile. Diciamo che possono anche essere intercambiabili come tipologia di animale, ma non certo come significato.

Poi si devono associare delle emozioni/sensazioni ai seguenti animali/oggetti:
1. cane. Li detesto, quindi per me il cane non è così carino. Ebbene è come mi rappresento: carina, ma con moderazione.
2. gatto. Sono dei ruffiani e coccoloni: la rappresentazione della persona che amo...opportunista? perchè il gatto lo vedo come tale.
3. topi. Sporchi, senza dubbio. Specie quelli che girano per l'ufficio o nelle fogne. Sarebbero i colleghi: per alcuni non c'è definizione più azzeccata.
4.
caffè. Buon odore; odore di casa. Tanto per enfatizzare che sono italiana. Ebbene, è come vedo il sesso: profumato? Non saprei, ma sicuramnete l'odore di letto è odioso, per questo si devono sempre aprire le finestre la mattina.
5. mare. Acque cristalline e senza onde: calma piatta. Sarebbe la mia vita: senza rischi, pacifica. Visto la settimana trascorsa non direi proprio, ma tant'è...

Infine associare i colori alle persone: io sono riuscita solo ad associare due colori.
1. giallo: una persona che ricorderai piacevolmente;
2.
arancio: il tuo migliore amico;
3.
rosso: il tuo amore. A me era venuto in mente il presidente Mao., ma non l'ho detto. Sono proprio comunista.
4. bianco: la mamma; è la persona con la quale hai più connessioni, la tua anima gemella.
5.
verde: papà; chi non potrai mai dimenticare.

Provate a trarre le conclusioni sulla mia personalità.

"è tutto"
Francesca

mercoledì 19 novembre 2008

Giornate "sgrunf"

Si sa, se qualcosa inizia ad andare storto, non c'è niente da fare. Evolverà in peggio. Meglio starsene a casa sotto le coperte al calduccio che bersi quest'amarissima bevanda.

LUNEDI
La mia classe di CAD1 stava svolgendo l'odiato (dai miei studentacci) compito di illustrator, quando un'altra mia studente di CAD2 si presenta tutta sorridente in aula chiedendo delucidazioni su come realizzare i piatti in illustrator (lezioni di CAD1) perchè mercoledì deve consegare i suddetti al docente di design: è per la china cup competition. Va bene, cerco di aiutarla; ma è quasi impossibile perchè non sa quasi che cosa ha disegnato, in quanto non lei, ma una sua collega ha diseganto la collezione. Domanda fatale: chi è il tuo docente di design? Jun.
In pausa pranzo mi rivolgo direttamente a lui e scopro che metà della collezione è stata diseganta da lui, e se voglio delucidazioni sui piatti faccio prima a collaborare con lui che con la studentessa, che rivedo nel pomeriggio. Nel pomeriggio cerco di inculcare nella sua testolina vuota come si usano gli elementi base di illustrator e intanto mi chiedo perchè l'ho fatta passare a CAD2...

MARTEDI
La mattina classe migliore di CAD1: un sacco di soddisfazioni; ma poi al pomeriggio ho portfolio: il mio incubo. Oltretutto solo 6 studenti si presentano. A lezione finita mi reco un po' titubante dal mio superiore a spiegare la situazione: doccia fredda. Tutta la classe mi rigetta ed è per questo che non si presentano a lezione. Due sentimenti combattono dentro di me: rabbia per l'orgoglio ferito, perchè sicuramnete di layout/computer ne capisco molto di più di tutti altri docenti; smarrimento/insicurezza: dove ho sbagliato?
La sera mi sfogo con Jun, che mi fa realizzare che il problema principale è che ho chiesto ai miei studenti di lavorare e pensare.

MERCOLEDI
Su mia richiesta la studentessa che dovevo aiutare ha portato il suo portatile, così posso andare avanti a fare il suo lavoro mentre tutta la classe fa il compito di photoshop. Ma già si inizia male: tutto quello che avevo fatto lunedì non l'ha salvato. Vabbè: ricominciamo.
Dopo 2ore di compito, inizio a valutare elaborati, smettendo di lavorare ad una competizione che più che dagli studenti sembra realizzata dai docenti. Appena ricevuto il voto la studentessa scappa dicendo che deve andare col docente di design al mercato tessile; solo quando ho finito di controllare tutti gli elaborati realizzo che ha lasciato in aula il suo portatile. Chiamo il docente di design (Jun) per chiedere il numero di telefono della studentessa e la chiamo.
Da come mi risponde realizzo che lei pretedeva che io realizzassi tutti i piatti -al che mi infurio tantissimo sia con lei che col docente di design. Purtroppo sono troppo corretta e lascio sulla scrivania di Jun sia il portatile che la collezione, quando avrei dovuto lasciare il tutto nella classe di computer.
Nel pomeriggio una "tranquilla lezione di drafting" per poi recarsi distrutta a casa, col solo desiderio di bere te clado spaparanzata sul divano. Ed invece no.
Apro la porta di casa, pigio l' interruttore ma la luce non si accende. Ancora il fusibile saltato? Non proprio. Qualcuno mi ha rubato il fusibile, e solo dopo un'ora a messaggiare coi miei padroni di casa (con poco credito nella scheda e la batteria in esaurimento) riesco a risolvere la situazione.

GIOVEDI
Avrò la peggiore classe di drafting nella mia breve carriera di docente.

VENERDI
Non oso fare pronostici.

SABATO
Classe di cinese: 6ore.

"è tutto"
Francesca

domenica 16 novembre 2008

Tiramisù moderno



Oggi è uno di quei giorni che "mi sono concessa il vizio" di andare a mangiare fuori: cibo buono, cibo italiano.


A conclusione mi sono concessa anche il peccato di gola supremo: il tiramisù.
Era buonissimo. Semplicemente delizioso. Non il semplice tiramisù che si fa in casa (non vedo l'ora di tornare in italia per affogarmi nella crema al mascarpone), ma semplicemente vellutato.


Purtroppo per voi, si trova solo a Shanghai.

venerdì 14 novembre 2008

Cene tra colleghi

Antefatto: Lawrence e Josè si detestano.
Da questo trimestre, e non mi è ancora chiaro il perchè, Lawrence viene sempre a mangiare nella zona dei tre moschettieri (Josè, Kusha e Jeremy) e del loro tuttofare (io). Sarà per come abbiamo disposto le scrivanie, sarà perchè siamo "too much cool", fatto è che ogni volta che ritorno da lezione egli (Lawrence) è seduto alla mia scrivania che mangia, e ci mette sempre un po' a realizzare che deve sloggiare. Intanto che aspetto che lui realizzi che cosa sia giusto fare (alzarsi e togliere il suo cibo dalla mia scrivania) colgo sempre l'occasione per allenarmi nello sguardo truce che poi attuerò con studentacci.

Ieri sera: cena tra colleghi.
Alcuni non volevano conto unico, ma quello separato. Lawrence ha ordinato un sacco di cose per dividere, continuando a punzecchiare Josè perchè lui voleva il conto separato. A questo punto Josè ha dato show, forse perchè era in uno di quei giorni o semplicemente era appena stato piantato dal suo cinesino.
Show time; o meglio: share time! Josè ha iniziato ad ordinare un sacco di cose che poi nessuno ha mangiato solo per far capire a Lawrance che se lui non voleva dividere, non lo si deve costringere. Ma il peggio è che ha rovinato la serata a tutti.

Prologo: ora mi arrampico sul mio melograno e grido a tutta Shanghai: "voglio un uomo! non ne posso più di checche isteriche!"

"è tutto"
Francesca

domenica 9 novembre 2008

...su di noi nemmeno una nuvola...




Dopo una settimana a continuare a parlare inglese; dopo 6 ore (liu dian) di lezione di cinese, dove la laoshi, che mi detesta, mi continuava a fare domande e ci ha pure assegnato i compiti a casa (tragedia!); ritrovarmi al Mao a mangiare brioches ripiene di nutella e cantare a squarcia gola canzoni italiane come "gianna", "gloria" e perfino l'inno di Prodolo alle precedenti elezioni (2006), mi ha riempito di soddisfazioni.

Ora è meglio che scappi in farmacia a prendere qualcosa per la gola, altrimenti domani sarò muta come oggi.

"è tutto"
Francesca.

domenica 2 novembre 2008

Le donne italiane? le migliori

A volte capita di sentire un bisogno fisico di pizza o linguine al pesto oppure spaghetti alla carbonara, insomma: cucina italiana. Questa viene offerta "da marco" (grand gateaway) a prezzi abbordabili.

Ieri sera era una di quelle sere dove il mio stomaco reclamava alimenti noti, quindi sono andata "da marco". Essendo cibo buono, è super affollato di italiani. E se si tende l'orecchio, ma nemmeno troppo, si possono ascoltare discorsi tipicamente da bar.
"...ti dirò, sono a Shanghai da un po' e quindi ho provato di tutto (si sta parlando di donne), ma devo dire che le donne italiane sono le mie preferite. Perchè, oltre al resto, sono anche un po' mamme".

"è tutto"
Francesca

sabato 1 novembre 2008

Ni hao ma?

Ormai è da un pò che staziono a Shanghai e bazzico per la Cina, ma la lingua proprio non mi entra in testa. Così ho deciso di applicarmi e mi sono iscritta ad un corso di cinesi per principianti. E posso affermare che è un incubo.

Come prima cosa si deve capire un minimo la grammatica: non esiste o è estremamente basilare; poi si deve iniziare a capire come è strutturata una frase: in modo del tutto logico; infine imparare i vocaboli. Detta in questo modo sembra la lingua più semplice del mondo. Illusi.
Ci sono non uno, non due ma ben quattro (no, dico 4!) toni diversi. Esempio: la parola "ba" viene pronunciata in quattro modi diversi ed indica quatro cose totalmente diverse l'una dall'altra a seconda del tono. Logico che, a volte, non si capiscano manco tra loro!

La mia prima lezione è stata un'incubo, e la laoshi mi ha già preso di mira: settimana prossima sono interrogata. Ritornare dietro i banchi quando ormai si è "affermate" laoshi di design e pure bastarde non è affatto una bella esperienza.

"è tutto"
Francesca

Halloween party






Alla fine il mio tiramisù è stato spazzolato, aiutato da un sacco di alcol, mentre la torta di Jeremy no: evviva i dolci italiani!

venerdì 31 ottobre 2008

Tiramisù

Siete invitati ad un party e vi chiedono di portare qualcosa, cibo o bevanda che sia. Visto che siete dei golosoni e non impazzite per alcolici, decidete di preparare (con le vostre manine) un tiramisù. Facile da fare e con poco impegno.
Piccolo particolare: siete a Shanghai.


Reperire gli ingredienti base, non dico certo la cannella che da quel tocco in più alla crema di mascarpone, è un'impresa. Eccenzion fatta per zucchero e uova, almeno quello, ci si deve accontentare di caffè solubile e sperare in tanta fortuna per trovare i savoiardi, senza ripiegare su altri biscotti. Reperito tutto il necessario al "gubei calleful" ci si sposta al banco frigo dove solitamente si allumettava al mascarpone galbani 500gr. Tragedia. La galbani è indagata "per riciclaggio formaggio" e quindi le importazioni sono bloccate.

Fino a questa mattina, le mie ricerche sono iniziate settimana scorsa, non avevo reperito nemmeno 50gr di mascarpone. Tanto che ci avevo quasi rinunciato, perchè mi rifiutavo di seguire il consiglio di Jeremy: sostituire il mascarpone col philadelpia, con l'argomentazione che entrambe sono derivati del latte. Trattenendo i conati di vomito alla sola idea, mi sono rifugiata nel paradiso (ma se si parla di prezzi è un'inferno) del cibo importato: city shop. E qui (finalmente) ho trovato il mascarpone, col quale ho realizzato il vero tiramisù, non certo quello corretto.

"è tutto"
Francesca

domenica 26 ottobre 2008

PD in China

Questo week-end, mentre io me ne stavo tarnquillamente nelle mie faccende affacendata, il PD ha fatto "un'immensa manifestazione" a Roma. Questa era stata organizzata, visto l'efficienza del PD, con ben quattro mesi di anticipo contro (in generale) il governo Berlusconi, certi del fatto che Silviolo non li avrebbe delusi.
Ed infatti: protocollo di Kyoto; legge Gelmini; Alitalia...solo per citarne alcune.

Visto quanto è efficiente ed avanti il PD, organizzare con così largo anticipo una manifestazione non è da tutti, mi è venuto in mente di costituire un centro aggregativo pro PD anche qui a Shanghai. Sfortunatamente la popolazione cinese ne verrebbe esclusa, ma non per una questione raziale. Affatto. Come ben saprete i cinesi sono a partito unico, e tutti comunisti. Nella sede del PD, una bandiera rossa con falce e martello non poù sventolare, altriemnti il povero Walter piangerebbe.

Non voglio mica far lacrimare il mio ex sindaco preferito.

"è tutto",
Francesca.

venerdì 24 ottobre 2008

Inconcepibile

L'inverno si avvicina, anche se le temperature sono ancora estive. Oltre a rinnovare l'armadio, passare dai vestiti estivi a quelli invernali, si devono fare le pulizie. Quindi, applicandomi in questo compito, ho messo a lavare anche tutte le tende del mio "cute appartamentino".

Purtroppo la lavatrice ha strappato la tenda destra della camera da letto. Ho informato tempestivamente i miei landlords e, il giorno dopo, si sono presentati per verificare danni. Ma dopo una settimana, le mie tende non erano ancora state cambiate.
Chiedento informazioni, i miei landlords si sono scusati, rispondendo che il giorno dopo sarebbero andati dal sarto. Teoricamente, nella serata di ieri, sarebbero dovuti passare; ma nessuno si è presentato e le tende non sono ancora state cambiate.

Veramente, è inconcebibile che per delle semplici tende dabba aspettare quasi due settimane.

è tutto,
Francesca

martedì 21 ottobre 2008

Portfolio: che passione

Il terzo trimestre è iniziato, siamo alla terza settimana ed insegno tre materie differenti: trinità al cubo. Alle solite classi di computer e drafting, si è aggiunta la classe di portfolio.

Chi non è profano potrà capire la mia disperazione nell’affrontare questa classe. Premetto che sono tutti studenti che si avviano alla conclusione dei corsi di design; quindi, erroneamente, si deduce che sappiano i passi progettuali per una collezione. La bellezza dell’ignoranza.
Dopo due anni a studiare design, non hanno una minima idea di cosa sia un layout o un mood. Se voi non lo sapete, e non siete designer, è normale.

Oggi prima consegna: biglietto da visita.
  1. Dovevano esserci i dati personali in cinese e inglese: nessuno ha realizzato la versione cinese e tutti i miei studenti vivono dentro la scuola.
  2. Avevo espressamente chiesto la realizzazione in ILLUSTRATOR: tutti hanno usato PHOTOSHOP. Chiedendo delucidazioni sul perché non abbiano usato il programma richiesto: non ci è mai stato insegnato. Ora, va bene essere sfacciati, ma almeno informati (prima) chi è il docete al quale stai sparando così tante cavolate, perché se il suddetto docente (nella fattispecie io) insegna anche computer, non ci fai proprio una bella figura.
  3. Ispirarsi è un conto, copiare un altro. Ma per copiare, riuscendo pure a peggiorare, il biglietto da visita di aziende che collaborano con la scuola, si deve essere dei geni.
E poi i miei colleghi continuano a dirmi che la classe di portfolio è la più facile. Sicuramente per prendersi un sacco di arrabbiature: non vedo altre facilitazioni.

“È tutto”
Francesca

sabato 18 ottobre 2008

banana o uovo? comunque al MAO





A Shanghai, e forse mi ripeto, ci sono molti stranieri.
Ci sono gli stranieri che qui non riescono a vivere: scimmie bianche; ci sono gli stranieri che si sono integrati alla perfezione o quasi: uova (fuori bianchi e dentro gialli); ed infine ci sono gli stranieri che sono asiatici all'apparenza, ma si comportano come americani o, peggio, europei: tutti banane (fuori gialli e dentro bianchi).

Se appartenete alla prima categoria o siete fuggiti già da un pezzo o siete in procinto di farlo.
Le altre due categorie, invece, si ritrovano al Mao. Al "peel banana" party del Mao. Dove il nome è un programma.

"è tutto"
Francesca