lunedì 28 luglio 2008

Il parco degli sposini



Alla fine di AnShun Lu, near by my home –come direbebro qui a Shanghai- c’è un parchetto proprio grazioso con fontanelle, laghetti e paperelle. Insomma, ho trovato un angolo di verde nel quale rilassarmi leggendo un libro in mezzo alla metropoli.


Mi ero sistemata comodamente su un sasso vicino all’acqua all’ombra di un salice piangente, totalmente assorta nella lettura, quando vengo bruscamente interrotta da voci e persone che praticamente mi stanno usurpando il posto.

Essendo Shanghai enorme, ed avendo una popolazione numericamente spropositata, è normale che in un quartiere ci siano almeno una cinquantina di matrimoni diversi durante il week-end; è altrettanto normale che gli sposini vogliano commemorare il felice girono con foto ricordo immerse nel verde piuttosto che nello smog; quello che non è normale è che come location per il servizio debbano proprio usare il posto dove io ho scelto di leggere.
Abbandonata la lettura, mi sono persa nella contemplazione di queste povere coppiette bistrattate dai fotografi che le mettono nelle pose più assurde; vestite per la cerimonia con strati e strati di tessuto, ideali per il caldo umidiccio del pomeriggio shanghainese; mutate nei lineamenti del viso da pennellate di make-up che si deve sistemare ad ogni momento perché col caldo si suda e quindi il rimmel cola.
E la cosa assurda è che tutte queste giovani coppie si prestano a questa tortura, e sono pure felici di pagarla.


“È tutto”
Francesca

martedì 22 luglio 2008

Tutta colpa dell'AC



Questo è il secondo giorno che mi ritrovo a prendere uno sciroppino dolcissimo e buonissimo di cui però non riesco a leggere effetti collaterali; sicuramente uno è quello di assuefazione al sapore. Ed è tutta colpa dell'aria condizionata.

Fuori dagli edifici si raggiungono tranquillamente i 35°, dentro -leggi in ufficio- ci sono dei pazzi (e non voglio fare nomi) che mettono AC a 18°...e io sono in ufficio con sciarpina a guanti: questa non è vita! ed ora che mi sono pure ammalata per via dell'AC, voglio proprio vedere se rispettato il limite minimo di 26° imposto dal governo centrale.

domenica 20 luglio 2008

Drafting e Computer

Mi affaccio alla terza settimana d’insegnamento; ormai ho già conosciuto tutte le mie classi (i ragazzi di primo livello, cioè drafting, iniziano una settimana dopo) e loro hanno conosciuto me; ho tastato quanto quelle di computer fossero preparate (o meno) prima di iniziare a distruggerle con compiti in classe.
Ora posso tracciare le mie impressioni.

Come il trimestre scorso ho computer e drafting, sul quale ormai sono abbastanza preparata e non mi impanica più come all’inizio –che teacher! Essendo ormai una professionista, ma anche perché quei pazzi dei miei studentacci si trovano bene con me, hanno pensato bene di darmi anche il corso avanzato di computer (perché sono tra le poche che ne capiscono qualcosa); il vero problema è che questi studentelli (come del resto in tutto il mondo) più vanno avanti nei corsi, meno seguono e poco si applicano. Il dilemma di tutti gli insegnanti che sognano classi smaniose di apprendere e si ritrovano davanti solo occhi addormentati. Se si aggiunge che una mia lezione di computer termina alle 21.30, dopo che quei poveracci hanno iniziato con le lezioni alle 8 del mattino, l’unica cosa che posso fare è fornirli di cuscini: così non si addormentano direttamente sulla testiera –che non è propriamente confortevole.

Nota positiva in questa decadenza portata dalle ore di lezione di computer è una classe di drafting seguita dalla versione con gli occhi a mandorla di Harry Potter: mi stupirà coi suoi trucchi o sparirà prima della fine del trimestre?

“È tutto”.
Francesca

lunedì 14 luglio 2008

La mia nemica Julia

Julia ha occhi azzurri di ghiaccio e capelli rosso rame, nonostante sia Russa, non è esattamente come le fotomodelle che si vedono sulle riviste patinate; però il suo atteggiamento, il suo modo di porsi e il suo abbigliamento denotano una sicurezza nella sua bellezza a volte poco fondata.

È una donna in carriera, che intrattiene rapporti con le alte sfere di questa scuola. È una donna super-impegnata: gioca a tennis e va in piscina/palestra per modellare il suo fisico; studia il cinese (e per questo ha tutto il mio rispetto), anche se il motivo principale è rendersi simpatica e poter comunicare coi massaggiatori; e si arriva al punto focale: adora gli uomini, essere ammirata e “toccata”, anche se ha le pose di una povera verginella. Non sa molto di computer, a parte coreldraw, e ne è la leader. È così sicura di se che quando ho obbiettato che forse (ma ‘forse’), per controllare se gli studentacci sanno usare i programmi non si deve controllare solo la stampa, ma in particolare il file originale, ha obbiettato “ma questo è troppo lavoro”…come dire: tu sei pagata per questo.
Si è messa in competizione con me, anche se a me questo tipo di competizioni non interessano per nulla…chi ha il punto vita più stretto, che ha il seno più grande, il culo più sodo: ma che stress! Io per lavorare uso il cervello, mica il corpo!

L’affronto più grande è che ora ha le mie studentesse migliori nella classe di computer2, e invece lei mi chiede solo degli studentacci di sesso maschile (che francamente non erano così bravi con illustrator o photoshop) solo perché sono maschi: che rabbia!!!

“È tutto”
Francesca

domenica 13 luglio 2008

Due nuovi colleghi







Come me tre mesi fa, per questo trimestre che è appena cominciato sono arrivati un sacco di nuovi insegnati…tra cui Alen e Jeremy.

Ieri sera hanno organizzato il “party d’inaugurazione del loro appartamento” –vivono insieme- e devo dire che se il mio è “cute”, il loro è proprio “fashionable”! Pareti bianche, mobili bianchi e neri e lampade in vetro satinato e acciaio opaco: se non è stile “design milanese”, poco ci manca.
A parte l’ovvio paragone col mio –loro sono anche in un complesso mega lusso, altro che un compound di periferia come il me! la festa è stata divertente, con cibo preparato da tutti gli invitati e quindi ho potuto assaggiare un po’ di tutto –che golosona.

“È tutto”
Francesca

lunedì 7 luglio 2008

Aplasia dei muscoli glutei

Chi cercasse nelle belle shanghainesi le rotondità mediterranee rimarrebbe deluso. La loro bellezza sta nell’essere “flessibili come un salice, esili come giunchi, nel collo da cigno e nella pelle bianca e liscia senza punti neri e perfettamente levigata come le porcellane Ming.” Il loro giro vita è così sottile da non lasciar spazio alla fisiologica lordosi lombare, che poi determina la protusione del coccige che da vita a quella sporgenza curvilinea che cattura lo sguardo del maschio latino. Nell’iperattiva Shanghai, in quelle larghe strade da attraversare, il culo sarebbe un fardello troppo ingombrante da tirarsi dietro: meglio lasciarlo a casa, nella credenza, per le grandi occasioni.
Non si può invece dimenticare l’ombrellino parasole, ad evitare che la pelle si abbronzi, altrimenti a che scopo usare la crema sbiancante, quella crema cancerogena, come sono cancerogeni gli UVA che le belle milanesi si fanno in inverno: pari tributi per diverse bellezze.
Corri a casa, bella shanghainese; non ti preoccupare se il semaforo è rosso, quello è solo un suggerimento, mentre tenere ben saldo il parasole sul viso è un must. Corri tra i clacson dei taxisti dalla guida creativa, e porta l’ultimo modello di computer “Lenovo” al tuo baobao (meraviglioso tesoro: un modo cinese per indicare il bambino) e preparagli il maiale arrosto caramellato, che a lui piace.
Per il mio baobao mammafausta ha preparato le lasagne: ma il mio baobao si trova a 53 km di taxista shanghainese, 9.152 km di China Air, 62 Km di bus-navetta guidato da un leghista inferocito, 7 fermate di metropolitana e 6 fermate di tram.

Papà Silva

mercoledì 2 luglio 2008

Suzhou





Marco Polo l’aveva definita la “Venezia dell’Est”; oggi, nonostante la parte vecchia con canali e pagode, io la definirei la Shanghai turistica.

Non si fa mancare i mega centri commerciali nel quadrilatero della moda; giardini e pagode ad uso e consumo dei turisti; piacevoli giri in barca (ma non gondole) sui canali per turisti stanchi ed accaldati dal sole.
Per ritrovare la Venezia di Marco Polo, si deve entrare nelle stradine che costeggiano i canali e ricordarsi che quando lui era venuto in Cina, Venezia non era come la vediamo noi ora.

“È tutto”
Francesca

martedì 1 luglio 2008

Western House

Mangiare cinese con i cinesi? A Nanjing, alla "Western House" trovi i giovani che adorano e imitano l'occidente; risultato? cibo cinese, ma con la gentile concesione di forchetta e coltello in una sala tapezzata da poster di ubriaconi tedeschi: le posate lavate con acqua senza detergente e sterilizzati agli UVA per non inquinare lo Yangtze.
Finalmente scopri che loro hanno difficoltà con le posate, forse per questo usano i bastoncini. Dopo la cena è quasi d'obbligo farsi fotografare dai loro cellulari ultimo grido.
Per una sera, nell'antica capitale dei Ming, presso la collina dei susini in fiore, le foto di un vecchiaccio milanese (milanren lao), al quale loro concedono il posto a sedere sul metrò, viene trasmessa ai fans teenagers locali.

Papà Silva

Nanjing



Approfittando della presenza dei miei in territorio comunista, siamo andati a visitare la capitale del sud, Nanchino, a sole 2ore da Shanghai con il treno super veloce, per far passare “il peggior compleanno della vita “ a mamma Fausta; e questo solo perché abbiamo alloggiato in un hotel mega lusso con sala massaggi, sauna e piscina. Non voglio sapere se l’avessi portata in un tipico hotel cinese cosa avrebbe detto…

La città è veramente bella e ricca di storia: era la capitale sotto l’impero Ming; ma essendo noi così ignoranti sulla cultura cinese, potevamo solo girare per i bellissimi parchi degli imperatori e per le loro tombe commentando con un sacco di “ohhh”.
La parte più divertente, ovviamente per la sottoscritta, era il cimentarsi dei miei genitori col cibo locale (erano abituati troppo bene nel mio cute appartamento) e all’uso delle bacchette, tanto che mamma Fausta, la previdente, si era portata dietro forchetta e coltello.

“È tutto”
Francesca