giovedì 14 maggio 2009

Ristrettezze mentali.

Cena tra amici: stranieri, cinesi di provincia e cinesi di città.

L'interesse per la sessualità dei miei studentacci da parte dei presenti era palpabile: la domanda non poteva che essere più diretta: ci sono gay tra i tuoi studenti?
E la mia risposta non poteva essere più franca. Si.

Colpa della provenienza provinciale? Colpa della cultura imposta da Mao? Colpa dell'omofobia? Non so dare una risposta, ma sicuramente c'è una parte di tutto questo nella reazione di uno dei presenti: negazione. In Cina i gay non esistono; e se i miei studenti pensano di esserlo (perché ovviamente non lo sono) è per colpa dell'ambiente che frequentano.
Per essere trendy si atteggiano a gay; per apparire speciali si truccano e calzano tacchi a spillo; per fare qualcosa di inusuale baciano un loro amico piuttosto che una ragazza. Ma non sono assolutamente gay.

Ero sconcertata. Forse perché so che qui a Shanghai ci sono almeno una decina di locali dedicati solamente ai gay.
Ho preferito non replicare e lasciarlo nell'illusione che qui, in Cina, i pochi gay che ci sono non appartengono alla razza han. Questi stranieri degenerati che irretiscono i locali.

domenica 10 maggio 2009

Circondata dal bambù



Come implementare i consumi interni per i cinesi in questa crisi mondiale? Come rendere più presentabile la città di Shanghai in vista dell'expo? La soluzione a queste due domande (strano a dirsi) coincide.
Emanare un decreto legge che obblighi i proprietari di palazzine a ristrutturare l'esterno di tutti i palazzi vecchi di almeno 10 anni. Tra i quali il compaund dove io abito.

Hanno iniziato i lavori alle 6 del mattino (qui la domenica non esiste) ed ora sono interamente circondata dal bambù.
Bianca si è chiusa con le zampette le lunghe orecchie perché ha paura dei rumori; io ho messo al salvo le mie pianticelle da goccioloni di vernice ed avanzi di cemento portandole in casa.

Spero che finiscano presto: per me che sono barricata nel mio appartamentino; e per Bianca, prima che mi muoia di infarto.

Tempio di Linyin - Hangzhou





Sole, sudore ed incenso.
In questo modo ho passato la mia giornata al tempio.

Mentre i monaci, paghi delle elargizioni dei fedeli, si riposano.

lunedì 4 maggio 2009

Compito nella classe X.

Incipit.
"...cause all of u forgot how to use illustrator, read CAD1' note...please". Questa farse è stata detta settimana scorsa, con voce affranta e svuotata di ogni speranza.
Questa mattina questi sfaccendati che dormono sulle tastiere, hanno dimostrato quanta poca attenzione prestano non solo a quel che spiego, ma pure ai miei suggerimenti.

Svolgimento.
Compito in classe di illustartor, con tre (se uno solo non fosse sufficiente!), dicevo ben tre, differenti esempi di come svolgerlo.
Strage.
A nulla è valso l'incenso bruciato al tempio; cavarsi gli occhi non mi avrebbe impedito di vedere certi orrori; dare un voto basso (intorno ai 30/100) a più di metà classe non è mai una buona idea...ho rimandato tutta la classe a settimana prossima. Ma settimana prossima non faccio concessioni.

Conclusione.
Odio prevedere il futuro, specie se poi si avvera la mia predizione.
Povera Cassandra.

domenica 3 maggio 2009

Be a duck




Anche se non siamo a Bejing (la famosa anatra pechinese), le povere paperelle nemmeno a Shanghai se la passano bene.

In particolare quando vengono chiuse in un sacchetto di plastica da una madre un po' distratta, che ha appena fatto un regalino di poco conto al suo bambino.

Meglio in una statola del Mc (futuro cibo impanato), che soffocate in un sacchetto.

venerdì 1 maggio 2009

Tempio buddista.




Oggi
mi sono recata al tempio ed ho acceso l'incenso in onore del Budda affinché illumini i miei studenti per il compito di lunedì. Speriamo bene.