Nonostante fossi rincoglionita dal viaggio, quello di cui ti accorgi subito è il caos delle strade. Auto che viaggiano a zig-zag, camioncini senza targa che ti vengono addosso strombazzando, piste ciclabili (ebbene sì, a Shanghai sono pieni di piste ciclabili) invase da motorini o taxi e biciclette che viaggiano sui marciapiedi…a questo punto mi pare scontato precisare che i pedoni stanno per strada.
I semafori esistono, ma nessuno controlla di che colore siano: insomma, un gran guazzabuglio di carrozzerie e corpi umani.
Se non fosse bastato il viaggio a rincoglionirmi, la lontananza da casa a intristirmi, il traffico a terrorizzarmi, appena arrivata in albergo ho avuto appena il tempo di farmi una doccia (nel senso che mi stavo asciugando quando il telefono ha squillato) che Lily era nella hall ad aspettarmi per portarmi all’istituto. Alla fine della giornata (ore 19 locale, fatevi voi il conto delle ore che mi sono fatta da sveglia) avevo al mio attivo: un conto corrente nella banca cinese; una sim cinese (con relativo numero 15000864870: provare per credere); il contratto per il mio appartamentino.
Penso che come prima giornata a Shanghai sia stata più che proficua.
“È tutto.”
Francesca.
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