Make-up artist: il trucco c'era ancora dopo 8 ore di lavoro? incredibile.
Hair dresser: quella disgraziata del LaFra e la sua idea di essere bionda.
Location: il divano ad angolo del LaFra.
Questo blog nasce per descrivere/divulgare/rendere note le mie peripazzie a 11 meridiani da Milano.
From a working point of view, I’m always at the same place. There are ups and downs, but you can’t really avoid troubles/disagreements/conflict (speaking about workmate) inside any office. And, even if you love your work and what you are doing, there is going to be (always, no matter what) moments when you think to leave everything and disappear for a while.
From a friendship point of view, living in a huge city like Shanghai give you the feeling of having a lot of chance to meet new people; but at the end real friends are few, and you need to work hard to keep them. Troubles are just around the corner: different cultural background makes me act (and react) in a different way; language incomprehension (ni hao ma?); inability to express true feeling. Basically: a disaster.
So, if already friendship is hard to me, I let you guess about love. I’m not speaking about my sexual life (I use to belong to the association desperet.com, and now I’m part of the new one desperet2: as soon as you get in, you get a free dildo) I’m trying to speak about love, the one whit capital letter. Love.
How hard can be to find the right one? Mission: impossible. I’m surrounded by all the kind of guy: do you want a passionate one? On your side a hot-hot Spanish. Do you prefer a blonde and ice eyes one? Here you are: a German. Do you want to touch the smooth skin ever during a pet session? Well: Shanghai is full of Chinese.
Guys are everywhere. You can meet them in a lounge, in an art gallery, inside a Chinese class, anywhere. Just keep your eyes open and look. So, why is it so hard for me? Am I too picky? Am I too ugly/fat/stinky?
Am I too romantic in still believed in love?
Your truthful,
Ofelia.
Qui a Shanghai, ma presumo sia così in tutta la Cina, sono molte le ragazze che utilizzano lenti a contatto per avere un colore "esotico". O semplicemente le lenti che fanno sembrare i tuoi occhi più grandi.
Svolgimento.
Girando per le assolate strade della concessione francese, un ragazzo cinese mi si avvicina e poi, molto gentilmente e in un inglese dall’accento sassone, mi chiede quale tipo di lenti a contatto indossi. In un primo momento resto basita: ma sta parlando a me? Mi volto a destra e sinistra alla disperata ricerca di qualsiasi altra persona nelle vicinanze. Shanghai è sempre sovra popolata, ma in quel momento intorno a me c’è il deserto. Solo lui davanti a me che mi sorride. Allora controbatto con la solita domanda da ritardata mentale, ma dice a me? Puntandomi il dito contro il naso. Sì. Strano a dirsi; si era rivolto proprio a me.
A questo punto devo rielaborare mentalmente la domanda per dare una risposta sensata. Non le indosso. Quindi rispondo, sicura di non cadere in errore, che, non indossando lenti a contatto, non posso fornirgli la marca. A questo punto è lui a guardarmi un po’ perplesso; evidentemente la mia risposta era inaspettata. Approfittando del suo momentaneo stordimento, saluto e, a grandi falcate, continuo la mia passeggiata.
Conclusione.
Verso sera mi è venuto da pensare. Era per caso un modo diverso d’approccio? Sono avvezza a frasi come: che occhi belli che hai; oppure: ma non ci siamo già conosciuti da qualche parte?
Ebbene, se era un modo alternativo al solito approccio tra i sessi, non c’è altro da scrivere: ho perso la mia occasione.