martedì 21 ottobre 2008

Portfolio: che passione

Il terzo trimestre è iniziato, siamo alla terza settimana ed insegno tre materie differenti: trinità al cubo. Alle solite classi di computer e drafting, si è aggiunta la classe di portfolio.

Chi non è profano potrà capire la mia disperazione nell’affrontare questa classe. Premetto che sono tutti studenti che si avviano alla conclusione dei corsi di design; quindi, erroneamente, si deduce che sappiano i passi progettuali per una collezione. La bellezza dell’ignoranza.
Dopo due anni a studiare design, non hanno una minima idea di cosa sia un layout o un mood. Se voi non lo sapete, e non siete designer, è normale.

Oggi prima consegna: biglietto da visita.
  1. Dovevano esserci i dati personali in cinese e inglese: nessuno ha realizzato la versione cinese e tutti i miei studenti vivono dentro la scuola.
  2. Avevo espressamente chiesto la realizzazione in ILLUSTRATOR: tutti hanno usato PHOTOSHOP. Chiedendo delucidazioni sul perché non abbiano usato il programma richiesto: non ci è mai stato insegnato. Ora, va bene essere sfacciati, ma almeno informati (prima) chi è il docete al quale stai sparando così tante cavolate, perché se il suddetto docente (nella fattispecie io) insegna anche computer, non ci fai proprio una bella figura.
  3. Ispirarsi è un conto, copiare un altro. Ma per copiare, riuscendo pure a peggiorare, il biglietto da visita di aziende che collaborano con la scuola, si deve essere dei geni.
E poi i miei colleghi continuano a dirmi che la classe di portfolio è la più facile. Sicuramente per prendersi un sacco di arrabbiature: non vedo altre facilitazioni.

“È tutto”
Francesca

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si dice che i cinesi lavorino ,lavorino, lavorino.
Meno male che almeno da studenti sono lavativi imbroglioni e fancazzisti come noi italiani: apparteniamo alfine allo stesso genere umano. Ma perchè sul blog nessuna foto di studentaccio bocciato?