mercoledì 9 aprile 2008

Misunderstandings

Finalmente ho localizzato la biblioteca della scuola.
Entro per verificare quanto è fornita (poco), quali sono gli argomenti trattati (un sacco di riviste di moda tipo vogue, ma pochi libri sulla storia o la sociologia della moda), ed, infine, per informarmi.
Con un sorriso a 36denti mi rivolgo alla signorina seduta dietro al computer per avere maggiori dettagli sulle modalità di visione del materiale presente in biblioteca (si può portare a casa o meno) e come faccio per poterlo consultare…insomma: le domande di routine.
Con un altrettanto sorriso smagliate mi risponde che purtroppo le riviste sono vecchie (stavo indicando le riviste, ma per il tutto: è una classica metafora! Insomma…), e che per poterle prendere devo consegnarle una tesserina (me la fa vedere), ma è assolutamente vietato portare il materiale al di fuori. A questo punto le chiedo come faccio per ottenere la tesserina, a quali formalità burocratiche mi devo sottoporre, ecc. Mi risponde un po’ confusa che ce la dovrei già avere, essendo uno studente della scuola. Ebbene si, credeva che fossi una studentessa. A questo punto raddoppio il mio sorriso e le dico: “I see, but I’m a lecturer…”. Impallidisce, e poi passa dai toni del rosso a quelli del bordeaux continuando a scusarsi e a ridere in modo isterico.

Alla fine, essendo una lecturer, e non una student, posso prendere tutto quello che voglio e pure portarmelo a casa. Un bel vantaggio.

“È tutto.”
Francesca

1 commento:

Anonimo ha detto...

Certo che sei privilegiata, mica uno studente fannullone!