lunedì 19 gennaio 2009

Uccisori di piante

Non ne bastava uno - Jeremy- che comprasse piante per ufficio ed appartamento senza poi prendersene cura.
Ogni mattina entrare in ufficio era un supplizio con tutte le piante che invocavano pietà con le loro foglie morenti e bisbigliavano: "per favore, acqua"; oppure: "datemi un vaso più grande"...cose così. Finchè, non sono morte tutte (almeno le più difficili da accudire), ed ora le sopravvissute possono trionfalmente sbeffeggiare il loro carnefice, Jeremy.

Come sopra scritto, non ne bastava uno. Se ne è aggiunto un'altro: Jun.
E visto che mi considerano una che di queste cose se ne intende, forse a causa di tutte le lavate di capo che ho fatto a Jeremy per via delle sue piante, qualche giorno fa ho accompagnato il secondo assassino, ignara del futuro fato delle povere pianticelle, al mercato dei fiori.

Insiziamo con l'ABC del prendersi cura di una pianta: vaso ed acqua quanto basta, non affogarla per piacere. La pianta più facile da accudire? Un bambù reciso. Necessita solo di un vaso abbastanza ampio per le radici e di poca acqua.
Ebbene, in 3 giorni -sottolineo 3giorni- il povero rametto di bambù era giallo come un limone e le foglie mosce.

Se si volesse dipingere il profilo dell'assassino queste sono le caratteristiche: sesso maschile; attitudini sessuali deviate; razza cinese, ma di Singapore; età compresa tra i 28-30anni; dedito alle sigarette ed all'alcol. In poche parole: un debosciato.
Dov'è finito il "Partito Comunista" che combatteva il decadimento borghese del cittadino?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ci sono uomini che si rapportano con uomini; altri preferiscono animali, che controllono meglio; altri piante, che possono dimenticare per lungo tempo. I più preferisono "possedere" cose: soldi, moto, mitra o videogiochi. I singaporegni di razza Han appartengono a tutti i tipi, indipendentemente da quelli che conosci tu. Loro nel tuo ambiente, potrebbero portare dei fiori di plastica, che non dipendono dalle loro cure.