Premetto che questo e' un esperimento svolto sul campo.
I dati presi in considerazione sono analisi di vita reale; ergo, se qualcuno dovesse sentirsi chiamato in causa, ogni riferimento e' puramente casuale e non voluto.
Ovviamente si parla di problemi di comunicazione (scritta, verbale, gestuale e sottintesa) tra due entità che più diverse non potrebbero essere: maschietti e femminucce.
Per facilita' di scrittura, la femminuccia sarà F ed il maschietto M.
Colui che - istigato da malizia - associasse F a Francesca, esso si e' fatto trasportare, in modo erroneo, verso facili soluzioni.
L'analisi inizia dopo il primo appuntamento avvenuto tra M ed F.
1. M manda un messaggio ad F, chiedendole se e' libera la sera X. F risponde che ha un altro impegno. Notare la comunicazione sottintesa: F non propone un'altra data.
2. M manda un altro messaggio ad F, qualche giorno dopo. F risponde (ancora) che e' impegnata.
3. M, stoico ed ottuso, manda un altro messaggio ad F, che, presa dalla pietà del buon samaritano, accetta di uscire una seconda volta.
4. M ed F sono in giro. F sottolinea in modo sempre più' spazientito il fattore fastidio procuratole dalla vicinanza di M. Al momento dei saluti F prova ribrezzo perfino a stringere la mano ad M, che vuole un abbraccio con bacio. Non ottenuti.
5. M chiama diverse volte F, la quale perde tutte le chiamate. F, il giorno dopo, manda un messaggio di scusa. M, appena vede il messaggio, richiama F, che perde ancora la chiamata.
6. M, visto che col cellulare non funziona, manda una mail ad F nella quale le dichiara il suo amore. F risponde che può' essere sua amica, nulla di più'.
7. M risponde alla mail di F chiedendo il perché F non voglia costruire una relazione con lui. F risponde che non e' interessata.
8. Visto che con la mail non funziona M chiama F, chiedendole di uscire. Lei risponde che non lo vuole vedere.
9. La comunicazione verbale non e' il forte di M, meglio mandare un altro messaggio ad F, chiedendole di uscire. F non risponde.
10. M prova ancora con mail, messaggi e chiamate. F non risponde.
Domanda: a quale punto dell'esperimento avete capito che F non era interessata ad M?
Se rispondete al primo, siete delle femminucce; se ancora non lo avete capito, appartenete a quel genere di maschietto che anche davanti ai fatti, non accetta la realtà o la distorce per renderla accettabile ai suoi occhi.
I dati presi in considerazione sono analisi di vita reale; ergo, se qualcuno dovesse sentirsi chiamato in causa, ogni riferimento e' puramente casuale e non voluto.
Ovviamente si parla di problemi di comunicazione (scritta, verbale, gestuale e sottintesa) tra due entità che più diverse non potrebbero essere: maschietti e femminucce.
Per facilita' di scrittura, la femminuccia sarà F ed il maschietto M.
Colui che - istigato da malizia - associasse F a Francesca, esso si e' fatto trasportare, in modo erroneo, verso facili soluzioni.
L'analisi inizia dopo il primo appuntamento avvenuto tra M ed F.
1. M manda un messaggio ad F, chiedendole se e' libera la sera X. F risponde che ha un altro impegno. Notare la comunicazione sottintesa: F non propone un'altra data.
2. M manda un altro messaggio ad F, qualche giorno dopo. F risponde (ancora) che e' impegnata.
3. M, stoico ed ottuso, manda un altro messaggio ad F, che, presa dalla pietà del buon samaritano, accetta di uscire una seconda volta.
4. M ed F sono in giro. F sottolinea in modo sempre più' spazientito il fattore fastidio procuratole dalla vicinanza di M. Al momento dei saluti F prova ribrezzo perfino a stringere la mano ad M, che vuole un abbraccio con bacio. Non ottenuti.
5. M chiama diverse volte F, la quale perde tutte le chiamate. F, il giorno dopo, manda un messaggio di scusa. M, appena vede il messaggio, richiama F, che perde ancora la chiamata.
6. M, visto che col cellulare non funziona, manda una mail ad F nella quale le dichiara il suo amore. F risponde che può' essere sua amica, nulla di più'.
7. M risponde alla mail di F chiedendo il perché F non voglia costruire una relazione con lui. F risponde che non e' interessata.
8. Visto che con la mail non funziona M chiama F, chiedendole di uscire. Lei risponde che non lo vuole vedere.
9. La comunicazione verbale non e' il forte di M, meglio mandare un altro messaggio ad F, chiedendole di uscire. F non risponde.
10. M prova ancora con mail, messaggi e chiamate. F non risponde.
Domanda: a quale punto dell'esperimento avete capito che F non era interessata ad M?
Se rispondete al primo, siete delle femminucce; se ancora non lo avete capito, appartenete a quel genere di maschietto che anche davanti ai fatti, non accetta la realtà o la distorce per renderla accettabile ai suoi occhi.
4 commenti:
Sono una femminuccia. Devo disdire l'appuntamento dall'andrologo per l'esame della prostata.
ammettilo: te lo ha spiegato la mamma - haha
Chi scherza coi pericoli, cerca lodi e trova dolori :)
Quella che hai descritto è una situazione da manuale. :D
E avrebbe persino un suo lato comico, se una delle due parti non stesse provando un -credo – sincero disagio per la non corrispondenza dei suoi sentimenti.
Ma, c'è poco da fare: i segnali (molteplici) sono stati inviati, e non raccolti.
Alcune volte, sembra che la brutale sincerità sia la sola strada percorribile, ma è un'opzione che – personalmente – mi sono lasciato sempre per ultima.
Forse, bisogna stabilire un protocollo per queste cose, e attenersi strettamente a quello.
Sarà meno romantico, ma magari mette al riparo da cose come questa. ;)
ps Francesca, non ho più la tua email. Devo chiedere la tua collaborazione per una cosa, ti va di scrivermi? Bacio.
Posta un commento