martedì 18 ottobre 2011

Elezioni democratiche (in Cina)

Nella casella della posta, questa sera, ho trovato un foglio rosa. Fitto di caratteri cinesi.
Non rassomiglia alla solita' pubblicita'-spazzatura infilata nella buca delle lettere: e' diviso per punti, piegato accuratamente, e col timbro del compound nel quale vivo. Chiedo che cosa sia.
Sono le istruzioni di voto. 
Anche la Cina comunista-riformista del partito unico, da Mao Zedong in poi, ha le elezioni. 

Possibile? E' da piu' di un anno che si conosce il nome del successore di Hu Jintao. Ma poi, suvvia, elezioni in un paese dove c'e' il partito unico? Insomma, dove posso scegliere se votare il partito comunista oppure il partito comunista? E dove solo se appartieni al partito comunista (non tutta la popolazione cinese e' iscritta al partito - qui a Shanghai non sono in molti), hai diritto ad esprimere una tua opinione politica? Si rasenta la commedia tragica.

Eppure quel foglietto rosa istruisce gli aventi diritto sul come si vota. Devo saperne di piu'. 
Quel che scopro mi demoralizza. Quel foglietto rosa ti illude, il tuo diritto di voto e' una chimera.

Ecco come funziona. Io voto per una certa persona X nel mio compound. La persona X vota per la persona Y del distretto di Shanghai [preciso che Shanghai, essendo una vasta metropoli, e' consderata regione]. La persona Y vota per la persona Z nella regione. Infine la persona Z vota per i consiglieri del presidente, che, come detto sopra, e' gia' stato scelto. Insomma: la grande scalata del potere (comunista), comincia col mio piccolo voto.

Ovviamente io non ho alcun diritto, al riguardo.
La mia domanda di ammissione al partito non e' stata accettata.

2 commenti:

Epaminonda ha detto...

Si chiama delega.
Attenta a non votare la Minetti o il Trota, come a loro insaputa hanno fatto molti lombardi.

laFra ha detto...

speriamo di nn incorrere nell'e(o)rrore!!!