mercoledì 18 febbraio 2009

Tu chiamale se vuoi emozioni.

6.45 suona la sveglia, ma resto a pigrottare ancora 5minuti -i famigerati 5minuti!
7.30 apro gli occhi e realizzo che in meno di 30minuti devo essere a lezione: i miei studentacci hanno compito in classe.
7.31 raggiungo il bagno e accendo la luce; ovviamente non c'è la luce! Esasperata vado a controllare il fusibile in pigiama e scarpe da ginnastica.
7.35 nessun fusibile funziona: tutto il compound è senza elettricità. Ritorno alla porta di casa che è chiusa. Dannatamente chiusa. E le chiavi sono dentro. Tutto è dentro tranne me stessa in pigiama e scarpe da ginnastica.
7.36 busso alla porta dei vicini, che (anche se si parla solo a gesti) capiscono la situazione: chiamano omino per aprire la porta e mi prestano pantaloni, calzini, maglione e giacca. Questa mattina la temperatura esterna era di 7°.
7.45 arriva omino ed inizia a lavorare alla serratura.
7.50 sempre a gesti e con l'aiuto di una provvidenziale interprete riesco a spiegare che devo avvertire il lavoro, ma che per le 8.30 sarò nuovamente presente.
7.52 corro a perdifiato per AnShun Lu
8.00 entro in ufficio e prendo i fogli per il compito in classe
8.05 arrivo in classe e tutti i miei studenti -seduti al computer- mi guardano perplessi.
8.06 Una laoshi trafelata e con gli occhi sull'orlo di straripare per le lacrime da il buongiorno alla classe. Distribuisce i fogli dell'esame e dice di farlo come compito a casa. La lezione del giorno è cancellata. Chiede ancora scusa e scappa dall'aula.
8.10 Ritorno in ufficio e trovo Hazim. Con la voce rotta da un pianto isterico gli chiedo di riferire ai miei superiori (Eda o Vanessa) che ho cancellato la lezione del mattino e che devo ritornare a casa. Corro fuori dalla Raffles.
8.20 Arrivo al mio pianerottolo. Ora gli omini che si cimentano a rompermi la serratura sono due.
Tra le 8.30 e le 9 tutta la scala sa che la laquai del 5piano è rimasta chiusa fuori dalla porta.
9.30 Dopo un lasso di tempo esasperante la serratura cede e la porta si apre. Rientro nel mio rifugio che sa ancora di notte.
9.35 Uno dei due omini va a prendere una nuova serratura, l'altro resta qui e si addormenta sulla sedia.
9.40 Rifaccio il letto, mi lavo e mi vesto. In tutto questo la luce non è ancora tornata.
10.20 Arriva la nuova serratura. I due omini ritornano a lavorare alla mia porta.
11.10 La serratura è fissata.
11.12 Prima di far andare via i due omini e pagarli, provo la serratura e la nuova chiave: funziona.
11.20 Chiudo la porta di casa per andare al lavoro con le chiavi strette nella mano destra.
11.35 Arrivo in ufficio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' sempre piacevole vivere momenti avventurosi

Anonimo ha detto...

A quanto vedo, le porte mongole le fanno ancora ancke lì. Però la pensata di farsi prestare i vestiti dai vicini, beh questo è veramento un grosso numero!!! Complimenti, fossi stato in tè io la porta l'avrei sfodata a calci x l'incazzatura, non sarei arrivato a tanto!

laFra ha detto...

veramente me li hanno prestati di loro spontanea iniziativa i vestiti, e senza sarei congelata.
è una porta blindata e la serratura è complicata: più facile buttare giù la parete in comune coi vicini che la porta...

Anonimo ha detto...

Dovresti completare il blog con una foto di una milanren laoshi trafelata e in pianto per l'agitazione davanti ai suoi daxuesheng esultanti per il compito in classe saltato.