domenica 14 dicembre 2008

Preparazione al Capodanno




A Milano, circa un mese prima, si inizia a pianificare quello che si farà per la notte dell'ultimo, tirando fuori dal cilindro magico un sacco di colombe e fuochi d'artificio (andiamo in montagna a sciare; ma perchè non ci facciamo il capodanno ad Amsterdam?; meglio: andiamo in Tailandia), per poi ridursi al solito coniglio e polenta a casa di un amico.

A Shanghai i preparativi, qui iniziano due mesi prima, consistono nel cordinarsi nei movimenti del drago; niente cilindri magici e conigli: pura pratica. E, per quel che ho visto, ne serve parecchia a questo gruppo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Per fortuna i movimenti del dragone non sono coordinati. Oggi ho preso un'agendina a caso alla Slunga ed aveva i nomi dei mesi in ideogrammi cinesi: Yi yuè, er yuè, ecc. Anche sulle magliette del Decathlon c'erano le taglie in cinese, con tanto di Zhong Guo. Se avessero i movimenti coordinati mi toccherebbe ristudiare Virgilio e Dante in ideogrammi.

Anonimo ha detto...

Si stanno già preparando al capodanno cinese? Complimenti, qua non stiamo ancora pensando al nostro, e mancano 15 giorni.
P.S. Hai qualcosa da ridire contro polenta e "coniccio"?

laFra ha detto...

Assolutamente no: è un piatto tipico della cucina lombarda reinterpretato in chiave esotica. Infatti è noto ai più che il "coniccio" è un volatile che nidifica sui grattacieli di Shanghai. I piccoli, allevati in modo spartano, sono costretti a procacciarsi il cibo da soli vagando per i tetti, non avendo ancora appreso a volare. Questa specie riesce a sopravvivere solo in posti come Shnaghai, dove la popolazione mangia a qualsiasi ora del giorno (e della notte) per avanzare sempre porzioni di cibo ovunque...anche sui tetti, fuori dal davanzale.
La caccia al "coniccio" sarebbe vietata dal governo centrale (in quanto la specie è protetta dal WWF), ma questa delizia culinaria si può gustare grazie ai cacciatori di frodo.

Anonimo ha detto...

Ah si? Qua da noi invece il "coniccio" non è un volatile, anke se nella sua breve vita un volo in realtà lo compie: quello in pentola, anke se da morto.
Cmq la storia dell' uccellaccio ke si aggira x il cielo di Shangai non l'ho mai sentita, e poi dubito ke gli abbiano attribuito un nome così dialettale (del mio dialetto). Vorrei prorio vederli poi i pazzi armati di doppietta in centro città...

laFra ha detto...

Sai: paese che vai, usanza (o animale) che trovi...pero' tu hai fatto agraria. Mi par proprio strano che non hai studiato il coniccio, che, ricordo, e' protetto dal WWF.
Ovvio che in Italia questa specie (il coniccio) non possa sopravvivere: mica mangiamo tanto e avanziamo altrettanto cibo come gli Shanghainesi; inoltre non ci sono palazzi di 60piani...